di Francesco Ragusa
L’Università italiana attraversa un periodo di grandi difficoltà. L’applicazione della legge 240/2010 (la legge Gelmini) avviene mentre diminuiscono le risorse finanziarie dell’intero sistema e la consistenza del corpo docente e del personale tecnico amministrativo degli Atenei.
L’Università italiana attraversa un periodo di grandi difficoltà. L’applicazione della legge 240/2010 (la legge Gelmini) avviene mentre diminuiscono le risorse finanziarie dell’intero sistema e la consistenza del corpo docente e del personale tecnico amministrativo degli Atenei.
Cambiano le normative per la definizione delle tasse
universitarie e si ventila la possibilità di far fronte alla diminuzione del finanziamento
dello Stato aumentando l’entità della contribuzione degli studenti.
In questo clima reputo essenziale che ogni proposta di
cambiamento, in particolare quelle che genericamente propongono di aumentare la qualità
degli Atenei, sia accompagnata da una approfondita analisi che metta in
evidenza se il risultato sarà ancora una Università aperta a tutti i cittadini
o piuttosto una Università riservata ai pochi che potranno permettersela.
Il nostro paese ha bisogno di cultura, di ricerca e di
formazione superiore. Ogni scelta che diminuisca la possibilità dei cittadini
di accedere alla formazione universitaria o che limiti l'ambito delle ricerche secondo criteri arbitrari, sarebbe un ulteriore passo verso un
futuro di declino economico e sociale.
Possiamo essere un Ateneo eccellente e allo stesso tempo alla
portata di tutti i cittadini ? Certamente. In parte lo siamo già: nel ranking
internazionale di Taiwan (HEEACT) la nostra Università è la prima in Italia ed è fra le prime 100 nel mondo.
Dobbiamo mantenere alta la nostra qualità e migliorare
ulteriormente, soprattutto nella qualità dei nostri servizi. Dobbiamo difendere
la natura multidisciplinare del nostro Ateneo.
È una sfida complessa e allo stesso tempo affascinante ed è
alla base della mia candidatura a Rettore del nostro Ateneo. Nel programma, che
ancora una volta mi permetto di invitarvi leggere, ho spiegato cosa intendo fare.
Caro Francesco
RispondiEliminain un periodo di primarie nel paese e ostentazioni di magniloquenti ed immaginifici programmi generici in varie istanze elettorali, ho apprezzato molto il tuo programma concreto al contempo stimolante, come ci si deve aspettare da un uomo di scienze e di cultura.
La pensione per me è ormai abbastanza vicina. Tuttavia spero di poter apprezzare i primi risultati del tuo operato di Rettore.
In questo senso mi auguro che l'augurio "vinca il migliore" vada a buon segno.
Con simpatia
Bruno Apolloni